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Il riccio comune
(Erinaceus europaeus Linnaeus, 1758) è un mammifero della famiglia Erinaceidae.
Gli esemplari in natura possono pesare dagli 800 g fino ai 1200 g, mentre in cattività possono arrivare ai 2500 g, il che non è però un sintomo di buona salute. Tutto il riccio, tranne il muso e le zampe, è ricoperto da aculei lunghi 20 mm. In tutto gli aculei sono oltre 5000, sono cavi, dotati di un muscolo erettore innervato che ne permette il movimento, e ricoprono tutto il corpo tranne la pancia e il muso, che sono invece dotati di una pelliccia. Gli aculei, oltre ad avere funzione di difesa contro i predatori, permettono di attutire l'urto in caso di caduta, ed hanno un colore a bande alternate dal marrone o nero al beige.
Possono udire frequenza da 250 a 60.000 Hz, quindi ben dentro gli ultrasuoni, cosa che li aiuta nella caccia agli insetti, ma il principale organo sensoriale è il naso. Questo dispone di un'area di proiezione all'interno del cervello molto sviluppata, ed è nel contempo l'organo più delicato dell'animale. Normalmente il riccio riesce a superare indenne la minaccia dei cani e dei gatti, ma le volpi sfruttano proprio questo punto di vulnerabilità (il naso) per aggredire l'animale.
Oltre ad un olfatto molto sviluppato i ricci hanno anche il tatto molto sensibile; meno importante per loro è la vista, comunque vedono fino a 30 m di giorno e fino a 12 m di notte.
Il riccio ha una dentatura da onnivoro, composta da 36 denti, e quelli da latte vengono persi dopo 8 settimane di vita. Nell'Europa dell'est vive una specie molto simile, l'Erinaceus romanicus, contraddistinto dal petto bianco e da una mandibola differente.
Make: NIKON CORPORATION
Model: NIKON D40X
Software: Paint Shop Pro Photo 11,20
Exposure Time: sec
F-Stop: f/3.2
ISO Speed Ratings: 100
Focal Length: 105 mm
Date Taken: 2008-05-03 09:50
Metering Mode: Pattern
Sharpness: Soft
File Size: 193 kb |
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