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De arte venandi cum avibus
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Fu durante il Medioevo che l'arte di cacciare volatili e piccoli mammiferi con gli uccelli rapaci (fond. falchi) si diffuse sul suolo europeo. Le popolazioni germaniche pare abbiano appreso la falconeria dai Goti, l'etnia teutonica che ebbe i più larghi contatti con i nomadi della steppa eurasiatica. Dato certo è che gli Antichi Romani non praticarono la falconeria sino a che non venne loro veicolata dai barbari.
Un input notevole alla diffusione nell'Europa cristiana della pratica venatoria aviaria si dovette alla formazione, sulla sponda meridionale del Mediterraneo, dell'Impero musulmano che contribuì a diffondere usi e costumi appresi dagli Arabi nella Persia dei sasanidi, latori di un'antichissima tradizione venatoria con i rapaci. Fu infatti proprio in concomitanza all'aggressione musulmana in Europa (Conquista islamica della penisola iberica e Guerre bizantino-arabe in Sicilia), nell'VIII secolo, che la pratica della falconeria, dopo i torbidi dell'Età Tardo Antica, iniziò a fiorire nel Medioriente conteso tra arabi e bizantini, gettando le basi per quella solida tradizione che avrebbe portato gli studiosi occidentali del XIX secolo a guardare con stupore ed ammirazione all'incredibile empatia tra il beduino ed il suo falco |
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- lousat
(65489) - [2015-01-01 13:07]
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Ciao Gianfranco,qualche problema nel ridimensionamento,ma è davvero carino trovarti anche su TN dopo tanto tempo,la nota è sempre un piacere da leggere,peccato che qui di italiani ce ne sono ben pochi..ehehe.ottima idea ed ottima cattura con colori brillantissimi.Buon weekend,Luciano